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Immagine del redattoreAgata D'Ercole

Hikikomori

Aggiornamento: 29 apr 2020



"L’hikikomori è una spinta all’isolamento che si innesca come reazione alle eccessive pressioni di realizzazione sociale, tipiche delle società capitalistiche economicamente più sviluppate" Tamaki Saitō


Hikikikomori è un termine giapponese, traducibile con “stare in disparte, isolarsi”.

Indica una condizione psico-sociale, che può riguardare bambini, adolescenti e giovani adulti al di sotto dei 30 anni, e che si caratterizza per una forma estrema di ritiro sociale.


L'isolamento sociale è l'ultima fase di un processo graduale che il giovane attraversa, da quando inizia a sentire la pulsione al ritiro.


Durante la prima fase, il ragazz* inizia a sentire disagio nel relazionarsi con gli altri, trova rifugio nell'isolamento ma cerca di mantenere le sue amicizie. Può iniziare a modificare le sue abitudini, a saltare la scuola e a cercare hobby meno sociali e più solitari.

Nella seconda fase incrementa la tendenza alla solitudine, pur preservando alcuni contatti on line (social network, chat o giochi).

Nella terza e ultima fase avviene una chiusura più decisiva. I contatti, anche in rete, sono sempre meno sino a scomparire del tutto, il ragazzo o la ragazza si isola nella propria stanza, manifestando un rifiuto comunicativo anche nei confronti dei familiari.


La conoscenza dei tre stadi è importante per poter intervenire in una fase più precoce.


Per domande o informazioni:

agatadercole@gmail.com




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